Con quello di sabato a Cremona sono 59 i suicidi negli istituti di pena dall’inizio dell’anno. Le prigioni “scoppiano”, denuncia l’associazione “Antigone”.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
(Keystone-ATS) Un detenuto marocchino di 31 anni, senza fissa dimora, finito dietro le sbarre con l’accusa di rapina e violenza sessuale, si è ucciso in cella alle 19.15 di sabato sera (3 agosto) nella prigione di Cremona. Dall’inizio dell’anno sono così 59 i suicidi in carcere in Italia, nove solo nel solo mese di luglio, secondo le cifre diffuse dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. A queste si aggiungono sei agenti di custodia che si sono tolti la vita.
Il servizio del TG:
Contenuto esterno
Il rapporto annuale sullo stato delle carceri redatto dall’associazione “Antigone”Collegamento esterno – una ONG italiana che da anni si occupa di diritti e garanzie del sistema penitenziario – e basato su visite approfondite negli istituti di pena certifica il deterioramento del sistema carcerario: celle dove si muore dal caldo, a volte senz’acqua corrente, senza luce o infestate da cimici, e un tasso di occupazione ben oltre il livello normale. “Le carceri scoppiano” si legge nel documento, che raccomanda “interventi urgenti”.
Dal rapporto emerge che il tasso di affollamento reale è al 130,6%. In cifre assolute sono circa 14’000 detenuti in più rispetto ai posti regolamentari. Ma questa è una media. In 56 strutture si supera il 150% e in otto addirittura il 190%. Fra queste c’è anche San Vittore, lo storico carcere di Milano. In quasi tre penitenziari su dieci non vengono assicurati i tre metri quadrati a persona che costituiscono lo spazio vitale minimo.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Prigioni svizzere, affollate e con un alto tasso di suicidi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il sovraffollamento delle strutture colpisce molti Paesi europei. La quota di suicidi nelle carceri è però sorprendentemente alta in Svizzera (superata solo dalla Lettonia). Il nesso tra le due problematiche c’è e si cerca di correre ai ripari aumentando la sensibilizzazione sulla salute psichica.
Fra le conseguenze di questa situazione, anche la frequenza delle rivolte. Se ne contano già una dozzina dall’inizio dell’anno, come una settimana fa a Gorizia, dove un gruppo di detenuti ha dato fuoco ai materassi nella notte. Nell’incendio, una decina di persone sono rimaste intossicate.
Per la prima volta quest’anno il problema si estende anche al sistema della giustizia minorile, fino ad ora considerato immune grazie alla sinergia tra istituti penitenziari e comunità educative. L’associazione “Antigone” punta il dito contro le misure del cosiddetto “pacchetto sicurezza” del governo Meloni, una serie di norme varate nel 2023 in risposta ad una serie di problemi di ordine pubblico che ha introdotto nuovi reati e aggravato le pene per quelli esistenti.
Sono quindici le proposte del rapporto per ridare dignità alla popolazione carceraria: dal consentire telefonate quotidiane al dotare tutte le celle di ventilatori o aria condizionata e frigoriferi, passando per l’assunzione di un numero maggiore di mediatori culturali, educatori e assistenti sociali.
Il problema non tocca tuttavia solo l’Italia: è recente la pubblicazione di un rapporto annuale del Consiglio d’Europa – i cui dati risalgono al 2022 – secondo il quale la Svizzera, in proporzione al numero dei detenuti, ha il secondo tasso più alto di suicidi più alto del continente, secondo solo alla Lettonia.
Piattaforme online, gli esperti consigliano una strategia olistica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le piattaforme online, come i social network o i motori di ricerca, influenzano la formazione dell'opinione pubblica e quindi la democrazia. La Commissione federale dei media (COFEM) raccomanda dunque una strategia olistica per controllarle.
Statuto S, tre ucraini su dieci in Svizzera lavorano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sempre più rifugiati ucraini in Svizzera hanno un lavoro. Il tasso di occupazione delle persone a beneficio dello statuto S di protezione era di poco inferiore al 30% alla fine del 2024.
WEF 2025, Trump non parteciperà (di persona), mentre Zelensky sarà a Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente eletto statunitense Donald Trump parteciperà al Forum economico mondiale (WEF) 2025 di Davos (GR) tramite videoconferenza. L'intervento del repubblicano è previsto per giovedì 23 gennaio, ha annunciato oggi il presidente del WEF Børge Brende.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Premio Wakker 2025 è stato assegnato al comune di Poschiavo (GR) per aver saputo combinare tradizione e progresso diventando un modello per il futuro delle regioni di montagna.
Preoccupano le pratiche di polizia e le carceri affollate in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Comitato europeo contro la tortura è preoccupato per le pratiche di polizia applicate in Svizzera e per le carceri sovraffollate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il produttore di cioccolato Lindt & Sprüngli è riuscito ad aumentare le vendite l'anno scorso, nonostante l'incremento del costo delle materie prime agricole. Il gruppo zurighese ha perfezionato i propri obiettivi finanziari.
“I prezzi degli skipass in Svizzera non sono trasparenti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Fondazione svizzero-tedesca per la protezione dei consumatori (SKS) critica le stazioni sciistiche per la loro offerta di "prezzi flessibili": a suo avviso, spesso manca la trasparenza quando si tratta di abbonamenti stagionali e carte giornaliere.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) su Credit Suisse (CS) conferma che UBS ha pagato un prezzo troppo basso per rilevare l'istituto concorrente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nelle famiglie svizzere si rinuncia sempre di più alla carne: la quota di quelle che consuma prodotti animali senza restrizioni è passata da circa il 71% nel 2022 a circa il 64% l'anno scorso, indica un'indagine dell'Università di San Gallo.
Iran, riunione a Ginevra con Francia, GB e Germania sul nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Iran e i Paesi del gruppo noto come E3 - Gran Bretagna, Francia e Germania - si sono incontrati a Ginevra per discutere del programma nucleare di Teheran ad appena una settimana dall'insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump.