Le favelas del Brasile abbandonate a sé stesse
Il Brasile è ormai diventato il principale focolaio del coronavirus in America latina. La situazione è particolarmente difficile nelle favelas.
Ufficialmente in Brasile si contano oltre 330’000 contagi e 21’000 decessi. Stando ai dati della Johns Hopkins University, solo negli Stati Uniti e in Russia il numero di contagi è più elevato. Nel paese sudamericano – diventato uno degli epicentri della pandemia – il numero di decessi è raddoppiato negli ultimi 11 giorni.
Le cifre potrebbero però essere ben lontane dalla realtà, poiché il Brasile è stato lento nell’attuare dei test di depistaggio.
La situazione è particolarmente difficile nelle favelas delle grandi città, dove gli abitanti sono abbandonati dalle istituzioni.
“Parlare di quarantena in questi contesti equivale a una macabra utopia – spiega alla Radiotelevisione svizzera Demetrio Magnoli, editorialista di Globonews. La quarantena in Brasile è possibile in pochi quartieri di classe media e alta, che sono una parte minoritaria delle nostre metropoli, ma è praticamente impossibile nelle periferie dove vive gran parte della popolazione”.
Spesso attivi nel settore informale, la maggior parte degli abitanti delle favelas è rimasta senza reddito. L’unico aiuto è una somma di circa 100 franchi al mese stanziata dal governo.
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