La Russia e la Bielorussia hanno avviato giovedì le previste esercitazioni militari congiunte che avevano suscitato le preoccupazioni dei Paesi occidentali per il timore che Mosca stia pianificando una grande escalation del conflitto in Ucraina.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
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Il ministero della Difesa russo ha confermato in un comunicato l’inizio delle manovre in Bielorussia (denominate Union Resolve 2022), in programma fino al 20 febbraio, che si concentreranno sulla “soppressione e il respingimento di aggressioni esterne”.
Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito “pressione psicologica” le esercitazioni militari congiunte avviate da Russia e Bielorussia lungo il confine della sua ex repubblica sovietica.
“L’accumulo di forze al confine è la pressione psicologica dei nostri vicini”, ha affermato Zelensky in un comunicato. “Oggi abbiamo abbastanza forze per difendere con onore il nostro Paese”, ha aggiunto.
Londra non esclude l’aiuto militare a Kiev
Il primo ministro britannico Boris Johnson non ha escluso la possibilità che il Regno Unito assista militarmente l’Ucraina in caso di un attacco da parte della Russia.
Johnson, a Bruxelles per un incontro con il capo della Nato Jens Stoltenberg, ha inoltre annunciato un maggior contributo di Londra alle forze Nato dislocate nell’est dell’Europa. “Se manteniamo la nostra unità, con un mix tra forte deterrenza e diplomazia, possiamo trovare una via d’uscita alla crisi, ma il momento è molto teso”, ha detto.
Dal canto suo Stoltenberg, ha dichiarato di aver “scritto oggi al ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov per invitare la Russia a nuovi negoziati al Consiglio Nato-Russia e trovare una soluzione diplomatica”.
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