Almeno 20mila persone in piazza a Parigi, la stazione di polizia a Bordeaux presa di mira dai manifestanti, a Nantes vetrine distrutte, sciopero alle centrali nucleari: le proteste contro la nuova legge sul lavoro in Francia assumono dimensioni di un’ampiezza mai vista in Francia dopo il 68. Il premier Manuel Valls risponde dicendosi disposto ad apportare delle modifiche alla riforma, ma non a cancellarla. E il governo, in una situazione difficilissima, comincia ad apparire diviso.
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