I reparti speciali entrano in azione contemporaneamente a Dammartin, dove si erano asserragliati gli autori della strage di Charlie Hebdo e a Parigi, dove un terzo jihadista aveva sequestrato sei persone in un negozio ebraico, alcune delle quali sono morte
Dopo diverse ore di assedio i reparti speciali della polizia hanno attaccato intorno alle 17 la tipografia a Dammartin-en-Goele, una quarantina di chilometri a nord-est di Parigi, in cui si erano asserragliati i fratelli Kouachi, presunti autori della strage di mercoledì nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. Nell’operazione i due terroristi sono stati uccisi ed è stata liberata la persona che tenevano in ostaggio.
Dopo intense raffiche di armi automatiche, durate decine di secondi, c’è stata una breve pausa seguita da alcune detonazioni. Elicotteri si sono posati sul tetto dell’edificio preso d’assalto dalle teste di cuoio. Secondo una prima ricostruzione sembra che i due fratelli siano usciti dallo stabile sparando all’impazzata verso gli agenti che avrebbero risposto al fuoco uccidendoli.
Blitz delle teste di cuoio anche a Parigi
Negli stessi istanti le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nel negozio ebraico di Montrouge, nella periferia di Parigi, dove un sequestratore stava tenendo in ostaggio almeno sei persone. Quattro distinte deflagrazioni sono state udite. L’uomo aveva chiesto la liberazione dei due fratelli Kouachi, che sembra appartenessero alla stessa cellula terroristica. Non è ancora chiaro il bilancio di questa seconda operazione ma dalle prime informazioni il sequestratore, presunto autore giovedì dell’assassinio di una vigilessa, sarebbe rimasto ucciso. Almeno quattro ostaggi sono stati però freddati dal terrorista e quattro poliziotti sarebbero rimasti feriti nell’assalto. Secondo quanto riferito da tivù locali i quattro ostaggi sono stati uccisi durante il blitz ma dal terrorista, identificato come Amedy Coulibaly, che è entrato sparando.
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