Giustizia elvetica ancora alle prese con Parmalat
Il Tribunale federale chiede di rivedere la pena inflitta a un ex manager in Svizzera
Lo scandalo Parmalat torna a far parlare di sé in Svizzera.
Protagonista della vicenda è un ex manager italiano condannato in prima istanza, in Italia, a sette anni di reclusione. L’imputato all’epoca rivestiva funzioni dirigenziali presso il gruppo Tanzi, implicato nella bancarotta di Parmalat.
All’uomo condannato per riciclaggio semplice, in Svizzera era stata inflitta una pena pecuniaria di 180 aliquote giornaliere da 110 franchi (circa 90 euro) sospesa con la condizionale.
Ora, il Tribuinale federale, sulla base di un ricorso del Ministero pubblico della Confederazione chiede al Tribunale penale federale, con sede a Bellinzona (Ticino), di riesaminare l’ammontare della pena pecuniaria inflitta al sessantenne italiano.
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