Petroliera britannica sequestrata, crisi tra Londra e Teheran
La petroliera britannica Stena Impero è rimasta coinvolta in un incidente con un peschereccio prima di essere sequestrata venerdì dai Guardiani della rivoluzione, secondo quanto afferma l’agenzia iraniana Fars che cita fonti governative.
I 23 uomini dell’equipaggio si trovano nel porto di Bandar Abbas e resteranno sulla nave fino al termine dell’inchiesta, indica sempre l’agenzia. “Quando il peschereccio ha lanciato una richiesta di soccorso la petroliera battente bandiera britannica l’ha ignorato”, ha dichiarato il responsabile della Guardia costiera della provincia di Hormozgan, che si trova nella parte meridionale del Paese.
In un primo momento fonti iraniane avevano osservato che l’imbarcazione britannica non aveva dato seguito agli ordini comunicati via radio dai Guardiani della rivoluzione.
Londra ha deplorato il sequestro di questa nave ritenendolo “un attentato inaccettabile alla libertà di navigazione”. Il segretario del Foreign Office Jeremy Hunt ha detto sabato che il fermo della Stena Impero nel Golfo dimostra che Teheran sta verosimilmente optando per un comportamento illegale allo scopo di destabilizzare la situazione “dopo il sequestro legale del petrolio destinato alla Siria”.
Il ministro degli Esteri allude infatti al sequestro avvenuto lo scorso 4 luglio della petroliera iraniana Grace 1 al largo di Gibilterra da parte delle autorità britanniche secondo le quali la nave stava trasportando clandestinamente, in violazione delle sanzioni internazionali, idrocarburi al regime siriano alleato di Teheran. L’Iran ha smentito tale ipotesi e ha chiesto a più riprese di far riprendere la navigazione alla sua nave.
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