I ministri delle finanze della zona euro sono riuniti dalle 11 e nel pomeriggio toccherà ai relativi capi di Stato e governo; annullato il Consiglio a 28
È stato annullato il Consiglio europeo sulla crisi greca previsto per domenica: una riunione dei capi di Stato e di governo di 28 paesi è forse prematura -alla luce delle difficoltà riscontrate dall’Eurogruppo, i cui lavori sono stati sospesi poco dopo la mezzanotte- oppure superflua: secondo fonti europee, il vertice a 28 sarebbe stato necessario per preparare una Grexit, che i paesi dell’Eurozona vogliono scongiurare, trovando un accordo entro sera.
I ministri delle finanze sono tornati a riunirsi domenica mattina alle 11. Nel pomeriggio la palla passerà ai capi di Stato e di governo, ma sempre soltanto della zona euro (Eurosummit). Occhi puntati su François Hollande a Angela Merkel.
Al tavolo delle discussioni, sembrano riproporsi le stesse spaccature tra chi vuole accettare il piano di riforme presentato da Atene in cambio di aiuti e chi no. L’italiano Padoan, che con la Francia rappresenta l’ala più incline al compromesso, ripete che le condizioni per un accordo ci sono. Ma il fronte dei paesi ostili alla Grecia è ampio, in crescita. Seguaci della Germania, il cui ministro delle finanze Schäuble ha ipotizzato un’uscita della Grecia dall’euro per 5 anni.
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Discussioni Grecia, l’analisi di Anastassios Frangulidis
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