Il caso “Rubygate” torna in aula
Al via il processo d'appello a Milano con Silvio Berlusconi grande assente
Si è aperto oggi, venerdì, a Milano il processo d’appello per il “Rubygate”, nel quale Silvio Berlusconi è accusato di prostituzione minorile e abuso di potere. Secondo quanto rende noto la stampa italiana, il verdetto potrebbe esser pronunciato a settembre o in ottobre.
L’ex cavaliere non era presente a questa prima udienza, riservata a questioni puramente procedurali e caratterizzata dai suoi nuovi avvocati (Franco Coppi e Filippo Dinacci), che sostituiscono i suoi difensori storici – Nicolò Ghedini e Piero Longo –, che a loro volta sono oggetto di un’inchiesta della procura di Milano, secondo la quale avrebbero corrotto alcuni testimoni del primo processo “Rubygate”.
Al termine di quest’ultimo procedimento giudiziario, nel giugno 2013, il 77enne Berlusconi era stato condannato a sette anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per i giudici, infatti, è provato che l’ex premier abbia avuto rapporti intimi con Ruby, alias Karima El Maghroub, quando la ragazza aveva solo 17 anni, in cambio di regali e denaro.
Red. MM/ATS/AGI/EnCa
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