Il ministro dell'interno tedesco Horst Seehofer, nonostante le profonde divisioni all'interno della coalizione di governo, ha ribadito il suo piano che prevede inasprimenti delle disposizioni sui migranti.
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tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 10.7.2018)
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In particolare il documento presentato oggi mantiene l’internamento degli stranieri nei contestati “centri di transito” e il loro respingimento diretto nei “paesi competenti”.
Tutte misure che sono state criticate dagli alleati di governo della Spd e dalla stessa cancelliera Angela Merkel con cui è stato raggiunto negli scorsi giorni un compromesso. In proposito il ministro della formazione bavarese Csu ha precisato che il progetto illustrato è quello risalente al 4 di luglio, messo a punto dal suo dicastero.
E ha aggiunto che con Grecia e Italia, paesi di primo approdo dei migranti provenienti da Africa e Medio Oriente (dove solitamente viene depositata la domanda di asilo), “ci saranno colloqui difficili, molto difficili, ma possono riuscire”.
Su questo punto il ministro dell’interno Matteo Salvini ha già fatto sapere che nei piani del governo “non c’è l’ipotesi di far rientrare in Italia chi è andato all’estero. Questa è l’ultima cosa che può accadere”.
Da parte loro i socialdemocratici, secondo i quali Horst Seehofer “dovrebbe smetterla di fare teatro estivo”, il masterplan “è e resta il contratto di coalizione” e “non ci saranno altre trattative con l’Spd”.
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