Sono cifre impressionanti quelle dei rifugiati che hanno attraversato il Mediterraneo per approdare sulle coste italiane. E se l'Italia non ha registrato tutti gli immigrati, un motivo ci sarà.
FrontexCollegamento esterno, Mare Nostrum, TritonCollegamento esterno. Tutti nomi suggestivi per raccontare un dramma. Quello degli immigrati che hanno visto trasformarsi il loro “Viaggio della speranza” – un film sul tema valse un Oscar al regista svizzero Xavier Koller nel 1991 – in un viaggio della disperazione.
E sono cifre impressionanti quelle legate all’immigrazione nel 2014. Di tutti gli sbarchi in Europa degli ultimi 5 anni infatti, ben il 45% è avvenuto nel 2014. In questi ultimi cinque anni sono morte nel Mediterraneo 5223 persone: il 48% nel 2014.
Mare Nostrum
Come si può leggere in uno speciale uscito qualche tempo fa sulla Stampa in collaborazione con altre 5 testate europee, l’immigrazione, insieme alla crisi del lavoro, è la più grande sfida che oggi l’Europa deve affrontare. Eppure, Mare NostrumCollegamento esterno – l’operazione umanitaria per fronteggiare lo stato di emergenza dei rifugiati nello stretto di Sicilia – è stata organizzata solo dall’Italia. Come se le frontiere italiane sul Mediterraneo non definissero anche le frontiere dell’Unione europea.
Mare Nostrum è stata lanciata il 18 ottobre 2013 e chiusa a fine ottobre 2014. L’area di intervento si estendeva per 43mila km2. Nel 2014 sono stati contati circa 112mila migranti giunti in Italia. 3mila in Spagna, quasi 15mila in Grecia e poco più di 500 a Malta.
Nel 2014 la maggior parte dei migranti riparati in Italia sono giunti dall’Eritrea (28mila), dalla Siria (24mila), dagli altri Stati subsahariani (14mila). Seguono Mali (8mila), Nigeria (6mila), Gambia (5mila) Somaila(3500) e Egitto (3mila).
Registrazione degli immigrati
Di tutte le richieste di asilo inoltrate a un paese dell’EU nel 2014, il 43% sono state trattate dalla Germania. E sebbene la maggior parte di questi immigrati clandestini entrino in Europa dall’Italia, a Roma vengono inoltrate “solo” poco più del 5% delle richieste totali. Ed è qui che la Germania, ma anche la Svizzera e altri paesi dell’UE, si sono pesantemente lamentati con l’Italia: Roma non farebbe il suo dovere, registrando una minimissima parte degli immigrati giunti in Italia, andando contro le regole fissate dall’accordo di Dublino.
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