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Concorrenza, inchiesta USA sui giganti del web

I giganti del web sono al centro di un'indagine delle autorità statunitensi per presunte pratiche contrarie alle norme sulla concorrenza.

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Le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal hanno innescato un’ondata di vendite alla Borsa di New York che hanno fatto crollare i titoli tecnologici, ai minimi degli ultimi cinque mesi.

Dipartimento di giustizia e Commissione federale del commercio si sono coordinati nelle ultime settimane per ripartire i rispettivi compiti: il primo approfondirà la posizione di Apple e Google (filiale Alphabet) mentre la seconda si occuperà di Amazon e Facebook.

Ma anche la commissione Affari giudiziari della Camera dei rappresentanti, secondo quanto ha annunciato, si appresta a svolgere un’inchiesta bipatizan sulla concorrenza nel mercato digitale. “Un numero ristretto di piattaforme dominanti e non regolamentate ha poteri straordinari su commercio, comunicazione e informazione in rete”, ha spiegato la commissione.

E la Corte Suprema ha autorizzato il mese scorso l’esame da parte della giustizia americana di un ricorso inoltrato da un’associazione di consumatori contro Apple, accusata di monopolio sul mercato delle applicazioni per iPhone che le consentirebbe di praticare prezzi eccessivi.

Spotify, i cui servizi di musica in rete sono in concorrenza con quelli di Cupertino, ha da parte sua depositato un ricorso presso le autorità europee per denunciare il prelievo di commissioni collegate all’utilizzo dell’App Store. La Apple si è difesa in passato spiegando che le commissioni vengono chieste solo per servizi acquistati attraverso un’app.

Ad accrescere le tensioni sui mercati c’ha poi pensato anche Donald Trump che ha accusato i social media e Google di penalizzare le posizioni conservatrici sulle loro piattaforme e soprattutto non perdona il fondatore di Amazon Jeff Bezos di essere proprietario del Washington Post.

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