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In Iran non si placano le proteste per la morte di Mahsa Amini

La polizia iraniana ha fatto uso di lacrimogeni e pallottole di gomma per disperdere i manifestanti in piazza per protestare contrro la morte di Mahsa Amini. Le dimostrazioni sono andate in scena nelle città di Bukan, Divandareh e Saghez (città natale di Mahsa), tutte località del kurdistan iraniano. Cortei anche in diverse università, comprese quelle di Teheran, con gli studenti di 14 associazioni che chiedono che i responsabili siano puniti.

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Mahsa Amini, ragazza curda di 22 anni, è stata arrestata perché non portava il velo in modo “appropriato” ed è morta tre giorni dopo in ospedale a causa delle percosse degli agenti. Il capo della Giustizia della Repubblica islamica, Gholamhossein Ejei, ha avvertito che “le menzogne dei nemici dello Stato verranno affrontate”, mentre il capo della polizia della capitale generale Hossein Rahimi ha smentito nuovamente che la ragazza sia stata picchiata e che la sua morte è “uno sfortunato incidente”.

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