Dopo l'affondamento di mercoledì sera a Budapest di un battello con a bordo turisti sudcoreani scontratosi nel Danubio con la nave da crociera "Viking Sigyn", il capitano di quest'ultima è stato arrestato giovedì sera.
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tvsvizzra.it/fra con RSI
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Un mandato d’arresto per il 64enne ucraino è stato richiesto dopo l’interrogatorio, ha spiegato la polizia di Budapest. Il capitano della “Viking Sigyn”, che appartiene alla Viking River Cruises con sede a Basilea, e gli altri membri dell’equipaggio erano già stati interrogati come testimoni. Ora è stato avviato un procedimento penale per esposizione a pericolo di morte di massa.
L’agenzia di stampa statale ungherese MTI, citando rapporti di polizia, parla di “indizi fondati” contro il capitano ucraino, senza però spiegare in concreto di cosa si tratti.
Le due imbarcazioni si sono scontrate attorno alle 21.00 di mercoledì vicino al ponte Margaret, nei pressi del parlamento. Il battello da escursione “Hableany”, più piccolo, si è capovolto ed è affondato rapidamente nelle acque del Danubio, attualmente con forti correnti a causa delle piogge incessanti.
I morti accertati sono 7, altre 7 le persone salvate, ma ci sono poche speranze di trovare vivo qualcuno dei 21 dispersi. Sulla “Viking Sigyn” – lunga 135 metri e larga 12 – nessuno si è fatto male.
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