Twitter blocca permanentemente l’account di Donald Trump
Seguendo quanto già annunciato da Facebook e Instagram, anche il social media Twitter ha sospeso l'account di Donald Trump in modo permanente, giustificandosi con il rischio che i post del presidente degli Stati Uniti incitino alla violenza.
“Dopo aver esaminato il contenuto del tweet recenti pubblicati dall’account @realDonaldTrump e considerata l’attuale situazione, abbiamo preso la decisione di sospendere questo account per limitare i rischi di incitazione alla violenza”, ha dichiarato la rete sociale più usata dallo stesso Trump.
Twitter aveva già bloccato temporaneamente mercoledì l’account dell’inquilino della Casa Bianca che conta più di 88 milioni di follower, dopo che centinaia di suoi sostenitori sono penetrati nel Congresso statunitense con la violenza mentre protestavano contro i risultati delle elezioni presidenziali che hanno decretato la vittoria di Joe Biden.
La Casa Bianca non ha rilasciato commenti per il momento. Precedentemente, sempre venerdì, Twitter aveva annunciato che avrebbe sospeso permanentemente gli account che pubblicano contenuti legati a QAnon, tra cui quello di Michael Flynn, ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump e quello di Sydney Powell, avvocato della campagna del presidente.
Il movimento QAnon è apparso sulla scia della teoria del “pizzagate” durante la campagna presidenziale nel 2016, una teoria secondo la quale gli alti responsabili del partito democratico dirigevano una rete di pedofilia dallo scantinato di una pizzeria di Washington.
Il movimento QAnon si basa su pubblicazioni anonime ma attribuite a un presunto alto responsabile dell’amministrazione Trump soprannominato “Q”.
Tra le idee diffuse tra i suoi seguaci (di cui si è riscontrata una forte presenza tra i sostenitori di Trump presenti durante l’assalto al Congresso) vi è quella secondo cui dei leader democratici, delle star di Hollywood e altre personalità di spicco siano devoti al culto del diavolo e sevizino e mangino bambini. Alcuni sarebbero Stati rimpiazzati da delle controfigure dopo essere stati giustiziati per ordine di un tribunale militare segreto.
La FBI considera questo movimento come un rischio potenziale di violenza su suolo statunitense, alcuni seguaci di Q lo hanno già dimostrato commettendo omicidi e rapimenti.
tvsvizzera.it/Zz/afp con RSI (TG del 09.01.2021)
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