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Le ambizioni russe passano nuovamente dallo spazio

Avrà il compito ambizioso di trovare fino a tre milioni di nuovi buchi neri supermassicci, alla ricerca dei segreti dell'evoluzione dell'Universo, ma anche di rinverdire i fasti del programma spaziale russo. 

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Il telescopio Spektr-RG è stato appena lanciato dalla base di Baikonur in Kazakhstan, riferisce la Bbc, e cercherà di mappare il cielo con un dettaglio senza precedenti.

Frutto di un progetto congiunto con la Germania, il telescopio è ‘specializzato’ nell’analisi dei raggi X. Fra i compiti, quello di mappare gli oltre 100 mila ‘cluster di galassie’, le più grandi strutture aggregate dell’Universo, ognuno dei quali contiene mille galassie e un milione di miliardi di soli. Durante l’analisi sarà possibile scoprire nuove fonti di raggi X, fra cui i buchi neri supermassicci visto che questo tipo di raggi viene emesso dai gas quando vengono risucchiati. 

Si cercherà quindi di tracciare una mappa dell’evoluzione dell’Universo e capire meglio le caratteristiche dell’energia oscura, che ne governa l’espansione.”Il progetto era stato proposto più di 30 anni fa, come parte di un piano dell’Unione Sovietica per una serie di ambiziosi ‘grandi osservatori’ sul modello del telescopio Hubble – spiega il sito di Science – ma Spektr-RG è rimasto vittima dei tagli nella economicamente disastrata Russia post sovietica”.

L’India vuole la luna

Conto alla rovescia per la missione Chandrayaan 2, destinata a portare l’India per la seconda volta sulla Luna.

Tutto al momento sembra procedere secondo programma e la sonda attende il momento del lancio, previsto domenica alle 23.21 svizzere con il veicolo di lancio satellitare geosincrono Mark III dalla base Satish Dhawan, sulla costa sudorientale del Paese.

Costata 142 milioni di dollari e organizzata dall’agenzia spaziale indiana Isro (Indian Space Research Organisation), Chandrayaan 2 è una missione decisamente ambiziosa. È organizzata a otto anni da quando Chandrayaan 1 scovò l’acqua imprigionata nelle rocce lunari e a ridosso delle celebrazioni per i 50 anni dell’Apollo 11, che portò il primo uomo a camminare sulla Luna, e nel pieno di una nuova corsa al satellite, che vede sulla scena nuovi protagonisti fra aziende private e Paesi che si affacciano allo spazio. Fra questi ultimi l’India è uno dei più decisi, insieme alla Cina.

La missione Chandrayaan 2 si prepara a portare sulla Luna tre veicoli. Il primo è un modulo destinato ad arrivare il 5 agosto nell’orbita lunare. Il secondo è il lander chiamato Vikram in onore del padre del programma spaziale indiano, Vikram Sarabhai, e che è destinato ad atterrare in prossimità del Polo Sud lunare, “in un luogo in cui nessuno è mai stato”, ha detto il presidente dell’Isro, Kailasavadivoo Siva. 

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