Arabia Saudita, donne “nonostante il velo”
Vivere la quotidianità nel solco della fede islamica. Il Telegiornale della Radiotelevisione svizzera RSI dedica una serie alle donne musulmane, ai loro percorsi di integrazione e alle loro ambizioni di emancipazione. Si parte dall’Arabia Saudita, paese in cui è legale la poligamia e dove le donne devono chiedere il permesso per viaggiare o studiare e non possono guidare l’automobile.
In questi giorni, Angela Merkel è in visita in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti in vista del G20 previsto ad Amburgo il prossimo luglio. La cancelliera tedesca ha discusso di lotta all’autoproclamato Stato islamico, diritti umani, riscaldamento globale e relazioni economiche e commerciali, ma ha anche lanciato un messaggio sui diritti delle donne. Lei, che prima degli incontri era stata definita dal viceministro saudita dell’economia “un esempio per tutte le donne, per coloro che aspirano a cariche dirigenziali e di potere”, ha deciso di non indossare il velo, andando contro il protocollo.
“Negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti per quanto riguarda il ruolo delle donne in Arabia Saudita”, ha detto Angela Merkel al termine dell’incontro con re Salman, “ad esempio ci sono state delle elezioni municipali per le quali le donne hanno potuto votare. Ma ci sono anche numerose restrizioni. Si è ancora lontani dall’uguaglianza e dalla parità di genere”.
La mini-serie del Telegiornale RSI parte proprio dall’Arabia Saudita e un incontro con Michela Fontana, giornalista e scrittrice. Moglie di un ambasciatore, ha vissuto due anni e mezzo nella capitale Riad, durante i quali ha avuto l’occasione di conoscere e intervistare tante figure femminili, racchiuse in un libro che racconta cosa voglia dire essere donna in Arabia Saudita.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.