L’imprenditore Egidio Maschio si è ucciso in azienda
Il gruppo veneto, che aveva fondato con il fratello, era esposto verso le banche per decine di milioni
Egidio Maschio, fondatore insieme al fratello Giorgio del gruppo Maschio Gaspardo, leader nella produzione di macchine agricole, si è tolto la vita con un colpo di fucile nella sala riunioni della sua azienda a Cadoneghe (Padova), che versa in una pesante situazione debitoria. Le banche, secondo quanto trapela in queste ore, avevano intimato al gruppo, che impiega duemila persone e fattura oltre 320 milioni, di rientrare dal debito che ammonterebbe ad alcune decine di milioni. L’azienda è articolata in 19 grandi centri produttivi, 16 in Italia e 3 all’estero in Romania, Cina e India, ed è presente in tutto il mondo con 12 filiali commerciali.
In ogni caso non sembrano del tutto chiari i motivi del gesto del 73enne. Egidio Maschio, che ricopriva il ruolo di presidente, aveva affidato nei mesi scorsi le sorti dell’azienda a una nuova squadra di manager esterni. La Maschio Gaspardo aveva adottato una strategia fortemente rivolta all’estero e a tale scopo aveva promosso un sostanzioso piano di investimenti. Il governatore veneto Luca Zaia si è detto sconvolto per la notizia del decesso di Egidio Maschio, di cui ha sottolineato “il coraggio e la determinazione”.
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