La Francia secondo Marine
Il Front National potrebbe governare in alcune regioni. Cosa vuole il partito dei Le Pen? - La scheda
Ormai ci siamo. Domenica è il secondo e ultimo turno delle regionali francesi e dopo gli schiaffoni elettorali rifilati alla gauche del presidente Hollande e alla destra di Nicolas Sarkozy, la “vague blue” del Front National potrebbe travolgere la République. Un incubo per molti, un sogno per altrettanti, anche se a onor del vero, dato il 28% incassato in prima battuta e l’affluenza al 50%, il partito è sostenuto da non più di una persona su sei.
Ma, chiamati alle armi gli elettori, qual è concretamente il programma del partito? Ecco alcuni punti.
Più Stato e più forte: messo in soffitta l’ultraliberismo del fondatore Jean-Marie Le Pen, il nuovo Front National su alcune istanze ha adottato ricette che si potrebbero definire di sinistra, seppur protezionistiche e scioviniste: l’aumento delle tasse sulle importazioni, la precedenza al nazionale negli appalti, ma anche il salario minimo (che andrebbe aumentato) e l’abbassamento a 60 anni dell’età pensionabile.
“Nous pouvons activer des critères environnementaux et sociaux pour privilégier l’emploi et les produits locaux.” #BourdinDirectCollegamento esterno — Marine Le Pen (@MLP_officiel) 10 Dicembre 2015Collegamento esterno
Laicità: il mantra di Marine Le Pen, ma in chiave anti-Islam. “La Repubblica non riconosce nessuna comunità”, è l’articolo che l’FN vorrebbe iscrivere nella Costituzione, oltre ad istituire un ministero ad hoc. Divieto inoltre di ostentare in pubblico i simboli religiosi, meglio se musulmani: niente velo anche sui bus, per esempio. Ma attenzione, guai a toccare i simboli cristiani, in cui la cultura europea è immersa.
“La #CrècheCollegamento esterno, c’est notre culture, la France puise son histoire dans la chrétienté, que cela plaise ou non.” #BFMPolitiqueCollegamento esterno — Marine Le Pen (@MLP_officiel) 7 Dicembre 2014Collegamento esterno
Immigrazione: mettere subito fine “all’immigrazione di massa”, lotta a quella clandestina (espulsione e nessuna possibilità di regolarizzare i “sans-papiers”) e riduzione drastica di quella legale, permettendo non più di 10’000 entrate l’anno, anche abrogando i ricongiungimenti famigliari e la riforma del diritto d’asilo per concedere rifugio solo a qualche centinaio di persone (come in Giappone, dice il partito).
“Riprendere il controllo delle frontiere”
Europa : la parola d’ordine è una sola, sovranità. Bruxelles deve ridare sovranità nazionale alla Francia, e solo in questo caso il paese resterà nell’Unione europea. L’FN all’Eliseo? Marine e compari organizzerebbero subito un referendum per l’uscita dall’euro (ma non dall’UE) e ristabilirebbero la supremazia del diritto nazionale su quello internazionale. Schengen? Va smantellato, subito.
Famiglia: il Front National non è un monolito, ma presenta diverse sensibilità al suo interno. La giovane e rampante Marion è un’ultracattolica tradizionalista, che vorrebbe vietare l’aborto e che vede come fumo negli occhi le relazione fra persone dello stesso sesso . La zia Marine se eletta capo dello Stato, un giorno, non rimetterebbe in discussione il diritto all’aborto, nonostante ne critichi il troppo facile ricorso; abrogherebbe per contro la legge che consente i matrimoni gay ma farebbe evolvere le unioni civili per garantire pari diritti agli omosessuali.
Pena di morte: l’argomento non è contenuto nel programma politico, ma la presidente Marine ha più volte ribadito di esserne favorevole: “Sono avvocata, in un sistema di costruzione della pena ci deve essere un minimo e una sommità, che è la pena di capitale”. In ogni caso, se venisse eletta presidente della Repubblica, non deciderebbe unilateralmente ma indirebbe un referendum sul tema. Un referendum che potrebbe anche essere approvato: secondo un recente sondaggio il 52% dei francesi è favorevoleCollegamento esterno alla pena capitale.
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Marine Le Pen : ‘je suis pour la peine de mort”Collegamento esternopar BFMTVCollegamento esterno
Ludovico Camposampiero
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