“Trump chiese aiuto a Xi per la rielezione”
Il presidente statunitense Trump approvò l'internamento degli uiguri in Cina, al cui presidente Xi chiese di comprare cereali da alcuni Stati cruciali per la sua rielezione, e difese il principe saudita nel caso Kashoggi per distrarre l'attenzione dalla figlia-consigliera Ivanka, accusata di aver usato l'email privata per attività di governo. Sono alcune delle anticipazioni dal libro dell'ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton.
L’autore è stato intanto definito da Donald Trump una “mente malata”. “Il suo libro è una compilation di menzogne e di storie inventate solo per farmi apparire male”, ha twittato il presidente USA giovedì. “Molte delle dichiarazioni ridicole che mi attribuisce non sono mai state fatte. Sta solo cercando di vendicarsi perché è stato licenziato”.
“Secondo il nostro interprete”, scrive dal canto suo Bolton, “Trump disse che Xi doveva andare avanti con la costruzione dei campi, pensando che fosse esattamente la cosa da fare”.
L’amministrazione Trump ha chiesto un ordine restrittivo di emergenza per bloccare la pubblicazione. Il governo chiede un’udienza per venerdì 19 giugno. Il libro, intitolato ‘The Room Where It Happened’ dovrebbe uscire martedì 23.
Quanto al principe saudita Mohammed bin Salman e alle accuse di coinvolgimento nell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, Trump avrebbe dichiarato “il mondo è un posto molto pericoloso” e “forse lo ha commesso o forse no” con uno scopo ben preciso.
“Questo distrarrà da Ivanka”, disse secondo l’ex consigliere. “Se leggo la dichiarazione di persona, avrò il sopravvento sulla cosa di Ivanka”, sono le parole che Bolton attribuisce a Trump, il quale per primo aveva scatenato una crociata contro Hillary Clinton per uso dell’email privata.
Riassumendo in un’intervista alla Abc, John Bolton dichiara che Donald Trump “non ha le competenze” per essere il presidente degli Stati Uniti: “non è adatto” al ruolo che ricopre.
Tra le altre rivelazioni del libro, il tycoon avrebbe detto che invadere il Venezuela sarebbe “fantastico” e che quel Paese era “realmente parte degli Stati Uniti”.
La Cina non ha “intenzione di interferire con politica ed elezioni interne degli Stati Uniti, e non lo farà”, ha nel frattempo commentato da parte sua il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian. Pechino “ha sempre rispettato il principio di non interferire negli affari interni” di altri Paesi, ha detto.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.