Soprannominato "il Kaiser della moda", lo stilista tedesco Karl Lagerfeld è morto all'età di 85 anni.
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tvsvizzera.it/Zz/reuters con RSI (TG del 19.02.2019)
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Abiti scuri,colletto alto inamidato, lunghi capelli bianchi legati dietro la testa, occhiali da sole. Karl Lagerfeld era un’icona istantaneamente riconoscibile.
Le voci sul peggioramento del suo stato di salute hanno cominciato a crescere in gennaio quando a Parigi non è apparso per il tradizionale inchino dopo una sfilata di Chanel.
“Mentalità da mercenario”
Nato ad Amburgo nel 1933 (ma in un’intervista aveva affermato che la madre aveva cambiato la data e in realtà sarebbe nato nel 1935) ha mosso i suoi primi passi nel mondo della moda diventando apprendista dallo stilista Pierre Balmain per poi diventare direttore artistico di Jean Patou. All’inizio degli anni ’60 inizia una carriera da indipendente, lavorando per diverse etichette contemporaneamente.
“Sono il primo a essersi fatto un nome con un nome che non è il suo. Devo avere una mentalità da mercenario”, diceva.
Dal 1963 al 1984 lavora per l’azienda parigina Chloe. Dal 1965 è anche direttore artistico dell’etichetta italiana Fendi. Ma per il grande pubblico il nome di Lagerfeld è indissociabile dal marchio Chanel con il quale è davvero diventato una star del mondo della moda, riuscendo a rivoluzionare e ringiovanire ad ogni stagione l’etichetta fondata nel 1910.
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Il direttore esecutivo della casa di moda, Alain Wertheimer, ha ricordato di quando negli anni ’80 ha lasciato carta bianca a Lagerfeld: “Grazie al suo genio creativo, generosità ed eccezionale istinto, Karl Lagerfeld era un precursore ed ha contribuito al successo di Chanel in tutto il mondo”.
Le sue sfilate sono sempre state caratterizzate per essere sorprendenti e spettacolari.
Instancabile lavoratore (“non ho mai pensato alla pensione”, ha detto di recente), incatenava una collezione dopo l’altra, dedicandosi anche alla sua altra passione, la fotografia.
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