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Magi, quei re che non erano tre

Bigorio, 5 gennaio 2014 Ti-Press

Nel giorno della tradizionale cavalcata, vediamo chi sono e da dove vengono i Magi, con una piccola digressione sulla Befana e sulle 'fave dell'Epifania' [video]

6 gennaio. È il giorno dei Re Magi o della Befana? Se a nord delle Alpi sono familiari soltanto i primi -l’Epifania, come festa cristiana, ricorda la loro visita a Gesù bambino- nella Svizzera italiana si seguono un po’ entrambe le tradizioni: a Bigorio, sede di un convento di Frati cappuccini, si rinnova ogni anno la cavalcata dei Magi, che portano i loro doni ai bambini alla vigilia dell’Epifania. La stessa sera i Re visitano Arbedo, e il giorno successivo sono ad Arzo, Castel San Pietro, Morcote, Novazzano.

Alla Befana, per molti anni protagonista a Villa Luganese, è poi stata dedicata una festa a Cadenazzo ed è intitolata, a Brissago, una nuotata popolare di 80 metri nelle gelide acque del Lago Maggiore.

Ma torniamo a Gaspare, Baldassarre e Melchiorre. Da dove vengono? Di certo dal Vangelo, che però non ne specifica i nomi, né dice che erano tre.

A ‘Controluce’ del 19 dicembre 2010, Ottavio Lurati –già ordinario di linguistica italiana all’Università di Basilea- parla di Natale e delle sue tradizioni partendo proprio dai Magi. Lurati -studioso di lessicologia, onomastica, toponomastica- ha sempre coniugato la sua attività accademica con le ricerche sul campo delle culture popolari.

Con gli elefanti e coi cammelli, da Milano

L’Epifania porta via tutte le feste ma lascia un dolce: è la corona dei Re Magi, consumata un po’ in tutta la Svizzera, e che nasconde una piccola sorpresa, solitamente una statuina in plastica raffigurante un re o una regina.

Non è sempre stata di plastica, è ovvio. E non è neppure sempre un sovrano. La redazione di ‘Piattoforte’, per la puntata dell’11 gennaio 2013, ha fatto visita a Claire-Lise Amoureux, che dal 1980 colleziona queste cosiddette ‘fave dell’Epifania’, ma solo in porcellana. La sua raccolta ne comprende oltre 10 mila.

Re e regine a sorpresa

E la Befana?

Dal servizio del Quotidiano di sabato 6 gennaio 1998 si desume sostanzialmente una cosa: che non si sa da dove venga, ma è dappertutto!

E se per la Befana “ogni bimbo ha la sua fiaba”, i Magi -che nella realtà furono “un vasto gruppo di persone”, spiega Ottavio Lurati- per la tradizione sono tre e si chiamano Gaspare, Baldassare e Melchiorre. Al di là della tradizione religiosa, nella Svizzera italiana l’Epifania è stata a lungo una festa dei giovani e persino un giorno di riti divinatori.

Ottavio Lurati, da Il Quotidiano del 5 gennaio 2005

Come spiegava Ottavio Lurati, le presunte spoglie dei Re Magi furono trasferite da Milano (dove la Basilica di Sant’Eustorgio ospita ancora alcuni resti) a Colonia. Il 6 gennaio del 1991, il nostro TG diffuse un servizio realizzato nel Duomo in cui è depositata l’urna oggetto di antiche contese e dispute.

Dove riposano i Magi

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