Un anno straordinario per le borse
Nonostante un lunedì marcato dal segno negativo, il mercato finanziario svizzero sta chiudendo un anno stellare. Questo potrebbe tradursi anche in buone notizie per lavoratori e pensionati.
Malgrado il trend negativo di questo lunedì 30 dicembre (l’indice principale Swiss Market Index SMI ha chiuso in flessione a meno 1,06%), la Borsa svizzera ha raggiunto nel corso dell’anno nuovi record storici: da gennaio l’indice SMI registra un’impennata di oltre il 27%. Per l’indice complessivo SPI la progressione è stata del 31%.
Ma il 2019 è stato un anno molto positivo e di picchi storici un po’ ovunque e questo nonostante le inquietudini legate al leggero rallentamento della crescita economica globale e alle tensioni commerciali, prima fra tutte quella tra Cina e Stati Uniti .
Negli USA, ad esempio, l’indice dei principali titoli tecnologici della borsa americana NASDAQ ha registrato quest’anno una progressione del 35%.
Tornando in Svizzera, questo trend è un’ottima notizia per le casse pensioni. Circa un terzo dei contributi pensionistici versati in Svizzera viene infatti investito.
+La pensione resta la principale preoccupazione degli svizzeri+
Se i fondi saranno accantonati per affrontare periodi meno rosei in futuro o se gli assicurati potranno partecipare ai guadagni sarà una decisione che dovrà prendere ogni singola cassa pensione.
Nel servizio della Radiotelevisione svizzera le considerazioni di Christoph Rieter – direttore della cassa pensione della Migros e membro della direzione dell’associazione mantello degli istituti di previdenza professionale e quella di Gabriela Medici, esperta di previdenza dell’Unione sindacale svizzera USS.
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