Trentotto persone sono date per disperse dopo il naufragio di un barcone di migranti mercoledì sera, al largo dell’isola greca di Lesbo. Alle prime ore di giovedì, un elicottero di Frontex si è alzato in volo per unirsi alle ricerche della guardia costiera a nord dell’isola, dopo il drammatico salvataggio di 242 persone. Almeno tre i morti accertati, tra cui un bambino di sette anni. Molti dei superstiti erano in stato di ipotermia.
Un nuovo, ennesimo dramma del mare dunque, mentre sulla rotta balcanica, cresce la tentazione di innalzare barriere per fermare i migranti.
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