Dopo le polemiche e le defezioni sulle quote, l'Unione europea ha dato luce verde a un'operazione navale contro le reti di trafficanti di essere umani nel Mediterraneo
Nonostante le polemiche e le defezioni sul meccanismo delle quote, l’Unione europea ha compiuto un altro passo nella messa in atto della sua nuova agenda in materia di migrazione e ha dato luce verde a un’operazione navale per interrompere il traffico di essere umani nel Mediterraneo.
Un via libera che concretamente significa: una base operativa, a Roma, un comando, affidato al contrammiraglio Credendino, e un budget: quasi 12 milioni di euro per una fase di avviamento di due mesi e un mandato iniziale di un anno.
La prima fase sarà di valutazione – capire di quali beni dispongono gli scafisti – le tre successive saranno la ricerca attiva, la confisca e la distruzione dei barconi. In accordo con la legislazione internazionale e cooperando con le autorità libiche, che temono una violazione della loro sovranità.
L’operazione dovrà essere ulteriormente precisata a giugno, nella prossima riunione dei ministri degli esteri e della difesa comunitari.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
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