Il ministro dell’interno italiano Marco Minniti ha ottenuto domenica a Parigi il sostegno dei suoi omologhi francese e tedesco, Gérard Collomb e Thomas de Maizière, per un cambiamento immediato nella gestione dell’emergenza migranti.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 03.07.2017)
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L’Italia chiede ai Paesi europei che hanno sbocchi sul mare di aprire i loro porti alle navi che soccorrono i profughi e propone di spostare in Libia le procedure di registrazione dei richiedenti asilo.
“Piena intesa” in vista di Tallinn
L’incontro di domenica, al quale ha preso parte il Commissario europeo per l’immigrazione Dimitri Avramoupolos, è stato voluto da Minniti in preparazione del summit di giovedì prossimo a Tallinn, Estonia.
Produrrà un documento su più punti che l’Italia presenterà, appunto, all’incontro dei ministri degli Interni di tutti e 28 i paesi Ue.
Primo obiettivo: ridurre gli sbarchi
Il testo, che ha dunque incassato l’appoggio di Francia e Germania, vede tra i punti qualificanti la regolamentazione delle azioni e dei finanziamenti delle Organizzazioni non governative, e più fondi per consentire alla Libia il controllo delle sue coste.
Su questo capitolo, si innesta la necessità di dare un ruolo di coordinamento più forte alla Guardia costiera italiana.
La ricollocazione
Altro tema centrale è quello della ricollocazione dei migranti: non sarà facile imporre una linea, in un’Europa con paesi refrattari a una collaborazione e che chiedono, come fa la stessa Francia, una netta distinzione tra migranti economici e rifugiati.
L’Italia chiede impegni certi, e modifiche alle regole in vigore. Oggi, accedono alla ‘relocation’ solo i richiedenti asilo di nazionalità con un tasso medio di riconoscimento pari o superiore al 75%: una soglia che si chiede di rivedere al ribasso.
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