Partito il 49esimo Forum economico mondiale
Il presidente della Confederazione Ueli Maurer ha aperto martedì il Forum economico mondiale (WEF) di Davos elogiando i grandi valori svizzeri. Libertà, responsabilità e democrazia diretta devono contribuire a garantire un futuro migliore. Un'edizione con molte defezioni, da Trump a Macron, passando da Theresa May.
I cittadini elvetici respingono i “diktat” e la parola più presente nella Costituzione federale è “libertà”, anche se questa è prima di tutto un dovere, ha sottolineato Maurer nel suo discorso inaugurale. “Siamo liberi di accettare responsabilità per noi e verso gli altri”, ha aggiunto.
Il capo del Dipartimento federale delle finanze ha citato come esempio il rifiuto – qualche anno fa – di un’iniziativa popolare che proponeva una settimana di vacanza supplementare. Secondo il ministro, una settimana di ferie in più non costituisce una risposta valida alle nuove sfide del mercato del lavoro.
In questo ambito, Maurer ha elogiato il sistema svizzero di democrazia diretta, che permette “un vero dialogo” tra le élite e il popolo, al posto di un “monologo dall’alto verso il basso”. Questo sistema provoca un allungamento dei tempi, ma viene compensato da soluzioni più accettabili per tutti.
Molte defezioni
Il primo viaggio di Bolsonaro all’estero
“Sono qui per dimostrare che il Brasile è cambiato”. Così il neopresidente brasiliano Jair Bolsonaro al suo arrivo in albergo a Davos in occasione del Forum economico mondiale, il suo esordio internazionale.
Oggi, di fronte al gotha dell’elite globale, Bolsonaro illustrerà il suo programma di governo: ci saranno misure “affinché venga ristabilita la fiducia nel Brasile” e “decollino gli investimenti”. Senza risparmiare cenni al Venezuela e alla crisi che sta vivendo, ha anticipato il presidente.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.