I Gilet gialli non accettano le proposte del governo
I portavoce dei Gilet gialli non accettano l'offerta di moratoria su tre aumenti di tasse annunciata dal governo come gesto per evitare ulteriori proteste.
Eric Drouet, da molti considerato l’iniziatore del movimento, ha dichiarato che sabato manifesterà di nuovo: “È l’unico modo per mostrare che la maggior parte dei gilet gialli non è assolutamente d’accordo con le misure annunciate, e che continueremo fin quando non ci sarà un vero cambiamento”.
Moratoria
In giornata il primo ministro aveva detto che “Bisognerebbe essere sordi o ciechi per non vedere o sentire la collera dei francesi, ne misuro la forza e la gravità”. Aveva poi aggiunto che “Nessuna tassa merita di mettere in pericolo l’unità della nazione”, confermando la moratoria di 6 mesi dell’aumento delle tasse sul carburante e appellandosi allo stop delle violenze. Oltre alla moratoria sulle tasse del carburante, le “tariffe di elettricità e gas non aumenteranno questo inverno”, ha poi aggiunto il premier Philippe.
Il movimento ha semplicemente risposto che una moratoria non basta. Bisogna eliminare tout court l’aumento delle tasse annunciate.
Proteste i liceali sulla scia dei gilet gialli
Licei occupati, blocchi, manifestazioni e incidenti: in tutta la Francia l’ondata di proteste degli studenti delle superiori è esplosa negli ultimi giorni e anche martedì ha fatto registrare gravi tensioni.
I principali collettivi hanno dato appuntamento a una giornata di mobilitazione generale per martedì prossimo, sulla scia del movimento dei gilet gialli.
Gli studenti, da lunedì, sono tornati a protestare chiedendo la soppressione di diverse riforme nell’Educazione nazionale ed esprimendo gravi timori per il proprio futuro.
In particolare, sono nel mirino della protesta le riforme del “bac”, la maturità, e del liceo, oltre alla piattaforma di accesso agli studi superiori Parcoursup, tutte riforme che i liceali ritengono vadano a rafforzare la selezione.
Incidenti si sono registrati davanti a diversi licei di Parigi e della regione Ile-de-France, dove lunedì 188 istituti avevano contestato il governo, diverse le barricate e le auto incendiate. Disordini anche a Marsiglia, con 23 licei bloccati, e Tolosa, dove un incendio ha danneggiato l’ingresso di un liceo a Blagnac, in banlieue.
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