Una vasta operazione antimafia è stata portata a termine questa mattina in Lombardia. I carabinieri hanno arrestato 38 persone, affilliate a tre gruppi della ‘ndrangheta radicati saldamente nel Comasco e nel Lecchese, con sconfinamenti in Svizzera. Alle indagini, che sono durate quasi due anni, ha collaborato il Ministero pubblico della Confederazione.
Fra gli arrestati figurano anche un imprenditore metallurgico italiano residente a Gudo, nel Canton Ticino, e Giuseppe Larosa, detto Peppe La Mucca, sul quale proprio il Ministero pubblico della Confederazione sta conducendo un’indagine penale per legami con l’organizzazione criminale.
Non è la prima volta che le indagini confermano infiltrazioni della ‘ndrangheta in Svizzera. In agosto l’arresto di 16 persone aveva svelato l’esistenza di una costola a Frauenfeld, nel canton Turgovia, attiva da oltre 40 anni.
Nell’operazione conclusa martedì i carabinieri sono riusciti a documentare i tipici rituali della ‘ndrangheta. Un risultato inedito nella storia delle indagini antimafia in Italia. Finora queste antiche consuetudini erano conosciute solo attraverso il racconto dei pentiti.
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