Barack Obama ha già votato ieri nel suo seggio di Chicago per le elezioni dell’8 novembre. Come molti altri cittadini statunitensi il presidente ha approfittato della facoltà data in molti stati di esprimere in anticipo la propria preferenza elettorale.
In Idaho, Minnesota, South Dakota, Vermont, ad esempio, è consentito deporre la scheda nelle urne o inviarla per posta già dal 23 settembre e questa abitudine, che negli anni ’90 coinvolgeva una quota ristretta degli elettori, si sta diffondendo sempre più, tanto che nel 2012 ben il 35% dei votanti si sono espressi con queste modalità.
Con conseguenze a volte curiose, come 4 anni fa nell’Iowa, dove il voto anticipato ribaltò il risultato uscito dalle urne nel giorno delle elezioni. Ma c’è però anche da chiedersi che ne penseranno ora molti degli elettori che hanno già votato per Donald Trump, dopo le recenti rivelazioni della stampa?
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