La Turchia pronta a invadere la Siria del nord
L'operazione militare turca per prendere il controllo del nord-est della Siria potrebbe iniziare in qualsiasi momento. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dopo il via libera all'intervento ottenuto da Donald Trump.
“C’è una frase che abbiamo sempre utilizzato: possiamo arrivare una notte all’improvviso. È assolutamente impossibile per noi tollerare ulteriormente le minacce di questi gruppi terroristici”, ha aggiunto Erdogan in una conferenza stampa prima di partire per la Serbia, facendo riferimento alle milizie curde dell’Ypg.
Da parte loro le forze curdo-siriane hanno affermato lunedì di esser pronte a “difendere a ogni costo” il nord-est della Siria, in particolare la zona frontaliera con la Turchia esposta alla pressione turca e da dove nelle ultime ore si sono ritirare truppe americane.
“Via da guerre ridicole”
“È il momento per noi di sfilarci da ridicole guerre senza fine, molte delle quali tribali. È il momento di riportare i nostri soldati a casa”. Lo twitta Donald Trump, dopo la decisione degli Usa di ritirarsi dal confine tra Siria e Turchia.
“Combatteremo solo dove avremo benefici, e combatteremo solo per vincere. Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i curdi dovranno risolvere la situazione e capire cosa voglio fare con i soldati dell’Isis catturati”.
“Gli Stati Uniti dovevano stare in Siria per 30 giorni, ma questo era anni fa. Siamo rimasti e siamo rimasti coinvolti in una profonda battaglia senza obiettivo in vista. Quando sono arrivato a Washington l’Isis dilagava nell’area. Abbiamo rapidamente sconfitto il 100% del califfato dell’Isis” spiega Trump nel primo dei tre tweet in cui esorta gli Usa a uscire dalle guerre senza fine.
L’analisi del corrispondente della RSI a Washington:
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