Washington non esclude "provvedimenti" dopo aver appreso l'esito dell'inchiesta sulla morte dell'ex spia russa, assassinata si presume, per volere di Putin
La Casa Bianca non esclude “di prendere provvedimenti” dopo aver appreso l’esito dell’inchiesta sulla morte dell’ex spia russa, assassinata si presume, per volere di Putin. Il Premier britannico lo ha definito un omicidio sponsorizzato dallo Stato.
Dopo la pubblicazione del rapporto, è partito il botta e risposta tra Londra e Mosca. Stando agli inquirenti inglesi, sarebbe stato probabilmente Vladimir Putin ad ordinare l’avvelenamento di Alexander Litvinenko, ucciso a Londra nel 2006 da una dose di Polonio 210 versata nel suo thè. “Uno spaventoso omicidio sponsorizzato da uno Stato» lo ha definito il premier britannico Cameron.
Accusa grave a cui Mosca ha replicato etichettando il rapporto come una “pseudo-indagine che rovina i rapporti bilaterali” e ventilando “conseguenze”. Allo scontro verbale e diplomatico si aggiunge ora, appunto, anche Washington.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Omicidio Litvinenko, Londra accusa Putin
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una notizia che rischia di cambiare le relazioni tra Gran bretagna e Russia, perché l’inchiesta pubblica sull’assassinio dell’ex spia russa Alexander Litvinenko sta portando al Presidente russo Putin. Trecento pagine pubblicate che concludono l’inchiesta ordinata un anno e mezzo fa direttamente dal governo britannico. L’operazione per ucciderlo, dice il rapporto, è con “alta probabilità” stata…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’espansione della NATO è una “minaccia per la sicurezza nazionale” della Russia. È quanto si legge nella nuova “strategia di sicurezza nazionale” approvata e firmata dal presidente russo Vladimir Putin. Il documento viene aggiornato ogni sei anni e indirizza la politica estera del Paese. Secondo quanto si legge, l’aumento delle truppe NATO ai confini della…
Questo contenuto è stato pubblicato al
A una settimana dall’abbattimento del jet russo da parte delle forze aeree turche, continua la guerra verbale tra i due stati. Pesantissime le accuse lanciate da Mosca, secondo cui il presidente turco Erdogan comprerebbe petrolio dall’ISIS.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.