‘Ndrangheta, 169 arresti in Italia e Germania
Una maxi operazione anti ‘ndrangheta si è svolta martedì tra Italia e Germania. Fra le 169 persone per le quali è scattato l’arresto c’è anche il presidente della provincia di Crotone e altri due sindaci.
L’operazione denominata “Stige”,dei Carabinieri del raggruppamento operativo speciale (Ros) e di quelli del Comando provinciale di Crotone contro la ‘ndrangheta, si è svolta martedì e prevedeva l’arresto di 169 persone.
Al centro dell’inchiesta le attività criminali della cosca Farao-Marincola, una delle più potenti della Calabria, con ramificazioni anche nel Nord e Centro Italia (in particolare Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia) e in Germania.
Le accuse rivolte ai 169 indagati sono associazione mafiosa, estorsione, peculato, turbata libertà degli incanti, corruzione e danneggiamento, reati tutti aggravati dal metodo mafioso. Secondo quanto emerso dall’indagine la cosca Farao si sarebbe infiltrata in tutti i settori della vita economica locale: dal porto di Cirò al commercio del pescato, dalla raccolta dei rifiuti al business dei migranti oltre che il settore turistico e le slot machine.
Tre i sindaci arrestati
C’è anche il presidente della Provincia di Crotone Nicodemo Parrilla tra gli arrestati. Parrilla, sindaco di Cirò Marina, è accusato di associazione mafiosa ed è ritenuto dagli inquirenti il rappresentante della cosca nelle istituzioni locali.
Complessivamente sono tre i sindaci arrestati. Oltre a Parrilla, infatti, sono coinvolti il sindaco di Strongoli e quello di Mandatoriccio.
In Germania, dove sono finite in manette 13 persone, l’organizzazione criminale imponeva ai ristoratori di origine italiana della zona di Stoccarda l’acquisto di vino, prodotti di pasticceria e semilavorati per la pizza prodotti da imprese legate alla cosca. Secondo l’accusa, gli emissari della cosca Farao-Marincola erano anche divenuti i referenti dei ristoratori per l’accomodamento di eventuali controversie che si venivano a creare.
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