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Nel Regno Unito scatta il terzo lockdown nazionale

Vista frontale di un edificio di città inglese tutto buio e a serrande abbassate, tranne per una vetrina al centro
Parallelamente, sono stati stanziati aiuti alle imprese per altri 4,6 miliardi di sterline. Keystone / Peter Powell

Nel Regno Unito è scattato martedì il terzo lockdown esteso a tutta l'Inghilterra per far fronte alla nuova impennata esponenziale di casi di Covid-19 registrata in tutto il Paese e alimentata dai nuovi ceppi di coronavirus. Il premier britannico Boris Johnson, nel darne annuncio lunedì, ha definito "allarmante" l'apparizione della cosiddetta variante inglese, più contagiosa "dal 50% al 70%". La Scozia ha già aderito al nuovo confinamento; misure analoghe sono attese in Galles e Irlanda del Nord.

Johnson ha riferito di un aumento dei ricoveri in ospedale del 40% maggiore rispetto alla prima ondata di aprile e sostenuto che “bisogna agire adesso” per evitare che i nosocomi soccombano al “sovraffollamento”.

Per questo ha annunciato la chiusura di tutte le scuole elementari e secondarie dell’Inghilterra, con il passaggio per le prossime settimana alle lezioni esclusivamente in remoto, e dato istruzione alla popolazione di “restare in casa”, salvo per limitate ragioni permesse dalla legge come gli acquisti essenziali, recarsi al lavoro per chi non può farlo da casa, nonché “fare esercizio fisico, cercare assistenza medica o sottoporsi al test sul Covid, fuggire da abusi domestici”.

Un’indicazione che vale da subito benché formalmente il nuovo lockdown entrerà in vigore dopo il voto del Parlamento britannico, convocato per mercoledì in seduta straordinaria e di fronte al quale l’esecutivo illustrerà ulteriori dettagli sulla stretta, fissandone anche i termini temporali.

Il premier ha intanto invitato il Paese all’unità, sottolineando di aver condiviso la strategia di una stretta con i governi locali di Scozia, Galles e Irlanda del nord, che hanno competenza sulle misure anti-Covid.

Johnson non ha mancato di sottolineare i progressi della scienza sul fronte dei vaccini -il Regno Unito intende peraltro concludere “entro metà febbraio” la somministrazione alle quattro categorie di persone più vulnerabili- ma ha detto che proprio per evitare di essere travolti prima che si sia raggiunta una copertura immunitaria adeguata occorre affrontare con restrizioni più severe l’attuale “momento cruciale”.
 


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Parallelamente, il governo britannico ha annunciato nuovi aiuti pubblici per 4,6 miliardi di sterline (5,1 miliardi di euro) a sostegno dei settori del commercio, della ristorazione, dell’ospitalità e del tempo libero destinate a essere colpite dal terzo confinamento. 

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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 05.01.2021)


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