Covid, in Europa tre volte più casi che a marzo
La seconda ondata dell'epidemia di coronavirus in Europa è ormai tre volte più alta del primo picco. La scorsa settimana, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il numero di casi riportati nel Vecchio continente è stato quasi tre volte superiore rispetto a marzo. In primavera si effettuavano però molti meno test e il numero di decessi era decisamente più alto.
Ad allarmare sono in realtà i ricoveri in aumento: più di una città riferisce di essere vicina a raggiungere la saturazione dei posti in terapia intensiva negli ospedali.
Venerdì, la Germania ha registrato un nuovo record giornaliero: 7’334 contagi. La Spagna, che è ormai da settimane alle prese con una recrudescenza dell’epidemia, ha segnato invece un numero record di nuove vittime, 222.
Nel resto d’Europa, si moltiplicano le restrizioni per cercare di contenere l’impennata del virus. In Francia, dove si registrano 25’000 nuovi contagi al giorno, è entrato in vigore alla mezzanotte di sabato il primo coprifuoco sanitario, che per le prossime quattro (forse sei) settimane varrà dalle 21 alle 6 a Parigi e altre nove città. Nel mirino ci sono i raduni privati, che erano ormai diventati la principale fonte di contagio.
Il reportage del TG della RSI dalla prima notte di coprifuoco a Parigi.
Nel mondo, secondo i dati censiti dalla Johns Hopkins University, ci si appresta a sfondare il tetto di 40 milioni di casi e i morti sono ormai oltre 1,1 milioni.
Da lunedì, il Belgio chiuderà caffè e ristoranti per un mese, misura che è già in vigore da giorni a Bruxelles.
In Grecia, un’intera regione del nord è stata posta in confinamento fino al 29 ottobre, con obbligo di mascherina anche all’aperto e divieto di uscire dalla regione. Chiusi negozi, palestre, parchi, ristoranti, cinema, musei, siti archeologici.
Nel Regno Unito, invece, nuove zone -oltre di un milione di persone nel Lancashire- entrano sabato nel più duro livello di restrizioni, del sistema di lockdown a tre gradi introdotto dal governo di Boris Johnson. Vietati a Londra tutti gli incontri tra non-conviventi in luoghi chiusi, sia pubblici che privati.
Il reportage del TG della RSI da Londra.
A Berlino, intanto, è stata invece annullata la decisione di chiudere bar e ristoranti alle 23, introdotta la settimana scorsa. Il Tribunale amministrativo della capitale tedesca l’ha ritenuta “sproporzionata”.
PLACEHOLDERtvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 17.10.2020)
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