Il presidente statunitense Donald Trump si è mostrato particolarmente aggressivo contro gli altri leader della NATO nel suo discorso di giovedì a Bruxelles, dicendo a chiare lettere che non fanno abbastanza per raggiungere gli obiettivi finanziari necessari all’Alleanza atlantica.
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tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 26.05.2017)
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Trump si era spesso lamentato in patria del sostegno finanziario alla NATO, secondo lui insufficiente, da parte degli altri paesi membri dell’alleanza, ma giovedì lo ha fatto nella sede stessa del Patto atlantico, a Bruxelles, proprio davanti ai leader di questi paesi, che hanno ascoltato tiepidamente il discorso dello statunitense..
“Molte nazioni sono in debito di enormi quantità di soldi”, ha detto Trump, “questo indebolisce la NATO e impoverisce i cittadini e i contribuenti degli Stati Uniti”.
Il Patto atlantico è dunque messo sotto pressione e il discorso non è servito affatto a dissipare i dubbi sul rapporto con il nuovo inquilino della Casa Bianca cha aveva precedentemente definito l’alleanza “obsoleta”.
“È stato brusco” nella sua richiesta agli alleati di aumentare le spese militari, ma è “impegnato verso la Nato e la difesa collettiva”, ha detto in seguito il segretario generale Jens Stoltenberg, smussando le polemiche per i toni usati dal presidente americano affermando che “gli Stati Uniti sono impegnati, non solo a parole ma con i fatti” visto che hanno deciso di aumentare del 40% le spese per le forze in Europa.
Ma “naturalmente si aspettano che vengano mantenute le promesse” fatte da tutti gli alleati nel summit del 2014 in Galles per riportare le spese militari al 2% del PIL entro il 2024.
Lo scorso anno solo gli Stati Uniti, la Grecia, il Regno Unito, l’Estonia e la Polonia hanno raggiunto l’obiettivo del 2%.
Frattanto, terminato il vertice a Bruxelles, Trump è giunto a Sigonella, in Italia, per partecipare al G7 di Taormina, vertice che è il primo per quattro dei sette leader presenti.
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