Migranti, navi militari pattugliano la Manica
Le navi della Marina militare del Regno Unito pattugliano da venerdì la Manica, dove a fronte del crescente numeri di migranti che tentano di attraversare il Canale erano già dispiegate imbarcazioni delle Forze di frontiera. La misura è parte di un piano d'azione congiunto con la Francia.
Il segretario per gli affari interni Sajid Javid lo aveva annunciato lunedì, precisando che l’operazione è mirata a “proteggere vite umane, oltre che i confini”.
L’ultimo episodio che aveva portato l’attenzione sull’aumento dei profughi risale alla vigilia di Natale, quando 12 migranti sono stati trovati sulla costa del Kent, portando a 239 il numero totale di persone che da novembre hanno raggiunto il Regno Unito su imbarcazioni di fortuna.
Il ministro dell’Interno britannico aveva dapprima concordato con la Francia -che condivide le preoccupazioni sui migranti- un piano di sorveglianza dei porti e delle coste, poi incontrato i funzionari della British border force.
Aveva inoltre sollecitato l’intervento della Difesa, chiedendo al titolare del dicastero Gavin Williamson una nave da pattuglia, decine di marinai e sorveglianza aerea per soccorrere i migranti ma anche fermare i tentativi di attraversamento della Manica.
Williamson -che parla di misura provvisoria- aveva messo a disposizione la Marina, l’Aeronautica, l’Esercito.
Nel 2018, sono in tutto 539 le persone che hanno tentato di attraversare il Canale tra Francia e Regno Unito a bordo di piccole imbarcazioni. Un tratto di mare trafficato e percorso da forti correnti, dove l’acqua è molto fredda.
La maggior parte di essi è di nazionalità iraniana. Nonostante la chiusura della cosiddetta ‘giungla’ di Calais, molti migranti sono rimasti in campi improvvisati lungo la costa settentrionale francese e i trafficanti aprono nuove rotte.
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