La Cina rallenta il passo
La Cina non è l'Europa. La crescita del prodotto interno lordo (Pil) nel 2018 è stata del 6,6%. Un dato impensabile per le vecchie economie ma per la Cina si tratta del peggiore risultato dal 1990. A pesare sul rallentamento cinese la guerra dei dazi con gli Stati Uniti e le riduzioni del debito regionale.
La crescita cinese continua a frenare: nel quarto trimestre il prodotto interno lordo ha fatto segnare un aumento dell’1,5% , attestandosi a livello annuale nel 2018 a +6,6% e toccando così i minimi dal 1990, quando l’economia risentì degli effetti legati alle turbolenze di piazza Tiananmen.
Sul rallentamento secondo gli esperti hanno pesato lo scontro commerciale sui dazi con gli Stati Uniti e la riduzione del debito da parte dei governi regionali e delle compagnie.
La produzione industriale
In questo ambito il dato sale del 5,7% annuo a dicembre, accelerando il passo rispetto al 5,4% di novembre e al 5,3% atteso dai mercati. Considerando l’intero 2018, in base ai dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, la crescita è del 6,2%.
Le vendite al dettaglio
Salgono dell’8,2% annuo a dicembre, in linea con le attese degli analisti, e poco più dell’8,1% a novembre, che è stato il passo mensile più lento dal maggio del 2003. Per l’intero 2018 la crescita si attesta al 9%, soprattutto grazie alla spinta positiva dei primi quattro mesi dell’anno, che ha aiutato a compensare parzialmente il successivo rallentamento.
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