I nazionalisti dell’Afd rinnovano parzialmente la dirigenza
Joerg Meuthen è stato rieletto alla guida di Alternative für Deutschland (Afd) il cui congresso si è tenuto sabato: l'europarlamentare 58enne ha ottenuto 404 voti dai circa seicento delegati riuniti nel congresso del partito di destra a Braunschweig.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera/afp/spal con RSI (TG del 30.11.2019)
Secondo gli analisti il presidente dell’Afd, economista proveniente dal ricco Baden-Württemberg, ha un profilo più moderato rispetto a numerosi esponenti del suo stesso partito che nel corso degli ultimi mesi hanno espresso tesi vicine all’estrema destra.
Contenuto esterno
Nel suo discorso davanti ai delegati Joerg Meuthen ha voluto precisare di essere un “patriota ma non nazionalista” e di non essere disposto a presiedere una formazione di ultradestra. L’assemblea del partito segna un parziale cambio dei vertici dopo che il copresidente Alexander Gauland ha annunciato di non ricandidarsi per favorire il ricambio generazionale di cui potrebbe avvantaggiarsi l’ala più radicale del partito nato solo sei anni fa.
Per l’altro posto alla testa del partito l’ha spuntata il deputato della Sassonia Tino Chrupalla, sostenuto dall’uscente Alexander Gauland e rappresentante dell’ala più di destra dell’Afd. Semisconosciuto ai più il 44enne proviene da una delle roccaforti della destra nell’ex Ddr e viene considerato meno estremista rispetto ad altri componenti della sua corrente.
All’esterno dell’edificio in cui si tenevano i lavori congressuali circa 20’000 persone hanno manifestato pacificamente, sotto lo sguardo vigile di numerosi agenti di polizia, per protestare contro le politiche populiste anti immigrati portate avanti dall’Afd.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Un partito per arginare l’estrema destra
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Germania nasce un nuovo partito di sinistra: si chiama "Aufstehen", e a lanciarlo è Sahra Wagenknecht deputata leader del gruppo Die Linke.
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Con questi compagni di lotta possiamo costruire la nuova Europa”, ha affermato Meuthen. Il governo di Vienna è ritenuto un “alleato”, per la “fortificazione dell’Europa”. La politica dell’asilo della cancelliera tedesca Angela Merkel, del presidente francese Emmanuel Macron e del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker porta al contrario “a uno strisciante suicidio dell’Europa”. Vienna…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Alternative für Deutschland ha registrato un forte balzo in avanti nelle elezioni regionali svoltesi in due Länder nell'est della Germania. Tuttavia, il partito di estrema destra non è riuscito a scavalcare la Cdu e l
L’ascesa del populismo tedesco e il difficile mestiere della Merkel
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sconfitta subita alle elezioni regionali di domenica scorsa complicherà ulteriormente il delicatissimo mestiere di Angela Merkel. Ovvero bilanciare le necessità demografiche della Germania con l’ostilità dell’opinione pubblica nei confronti dei migranti; oltre che contemporaneamente rallentare il flusso dei rifugiati che sta determinando la disintegrazione europea senza tramutare Grecia e Italia in immensi campi profughi.…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.