Per i russi il caso Alexei Navalny è solo rumore
I medici russi dell'ospedale di Omsk, nel quale è stato inizialmente ricoverato Alexei Navalny prima del trasferimento in Germania, sostengono di non aver trovato tracce di anticolinesterasici nell'organismo dell'oppositore, che secondo i medici della Charité di Berlino sarebbe invece stato avvelenato. Il portavoce del Cremlino le ha definite accuse che non possono essere prese sul serio.
Il primario del reparto che ha preso in carico Navalny, Alexander Sabayev, ha dichiarato ai media russi che al momento del ricovero il paziente “è stato sottoposto ad analisi per un’ampia gamma di stupefacenti, sostanze sintetiche, psichedeliche e medicinali, compresi inibitori della colinesterasi e tutti i test sono risultati negativi”.
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Alexei Navalny presenta tracce di avvelenamento
Sabayev si è detto pronto a mettere tutto a disposizione dei medici tedeschi che lo hanno in cura da sabato e ha sottolineato che il leader d’opposizione “non presentava sintomi di avvelenamento con inibitori della colinesterasi”, famiglia a cui apparterrebbe la sostanza -non ancora identificata- che sarebbe stata fatta assumere all’uomo con un tè.
“Rumore vuoto”
“Sono accuse che non possono essere vere in alcun modo e sono piuttosto, direi, un rumore vuoto, quindi non intendiamo prenderle sul serio”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dall’agenzia Tass. “Se l’avvelenamento di Navalny con qualche sostanza particolare verrà stabilito, questo diventerà motivo di indagine”.
“In primo luogo, è necessario identificare la sostanza, per scoprire cosa ha causato la sua condizione. Finora tutto quello che possiamo dire è che il paziente è in coma”, ha detto Peskov.
Il portavoce ha osservato che “il fatto della colinesterasi ridotta è stato stabilito nelle prime ore nell’ospedale di Omsk”, dopo di che al paziente è stata immediatamente somministrata l’atropina. “La diminuzione della colinesterasi è possibile per una serie di motivi”, ha continuato Peskov. “Questo è il motivo per cui né i nostri medici né i tedeschi sono ancora riusciti a determinarlo: la sostanza non è disponibile, purtroppo i test non l’hanno svelata”.
Ingerenze straniere
Intanto la Duma -in risposta ai molti Paesi, dagli Stati Uniti alla Francia, che chiedono che Mosca faccia un’indagine rapida e trasparente sul presunto avvelenamento- ha fatto sapere che una commissione d’inchiesta parlamentare verificherà l’eventuale azione di forze straniere nel malore di Navalny.
Alcuni Stati europei potrebbero aver provocato l’incidente nel tentativo di creare tensione all’interno della Russia e spogliarla delle capacità di prevenire l’ingerenza straniera negli affari interni della Bielorussia, ha detto il presidente della Duma Vyacheslav Volodin.
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