Lotta al cancro, l’OMS: muore uno su sei
Nel mondo, il cancro uccide ancora una persona su sei ed è la seconda causa di morte: sono cifre allarmanti, quelle diffuse dall’Organizzazione mondiale della sanità per la giornata mondiale di lotta al cancro celebrata sabato. Numeri che però, sottolinea l’OMS, si possono ridurre con la prevenzione e l’accesso a cure adeguate.
Ogni anno, si contano circa 14 milioni di nuovi casi di tumore al mondo, una tendenza che secondo l’OMS nei prossimi due decenni aumenterà del 70%, portando il numero dei malati a circa 25 milioni.
Nel 2015, invece, sono morte quasi nove milioni di persone, soprattutto nei paesi con livelli di reddito più bassi. Nella sola Svizzera i nuovi casi annui diagnosticati sono circa 80 mila.
Cifre che invitano a riflettere, soprattutto se si considera che un terzo dei decessi sono da imputare a cattive abitudini come lo scarso consumo di frutta e verdura, la mancanza di attività fisica, e come sempre il fumo e l’assunzione di alcol.
Oltre ai fattori genetici di ciascun individuo, incidono fattori esterni come le sostanze tossiche del fumo di sigaretta e dell’inquinamento atmosferico, ma anche infezioni e virus. Da qui l’importanza, oltre che di uno stile di vita sano, dei anche i vaccini contro il papilloma virus e l’epatite B.
È importante inoltre investire nella prevenzione, nella diagnostica, e nell’accesso alle cure anche per i malati dei paesi più poveri.
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