È l’ultima, impressionante immagine di questo esodo di rifugiati, soprattutto siriani, che in queste ore stanno lasciando a piedi l’Ungheria dopo che i treni sui quali erano saliti per raggiungere l’Austria sono stati bloccati dalle autorità magiare.
Tutto questo mentre la politica europea resta divisa sulla ripartizione delle quote.
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“Confini da difendere”
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Intanto a livello di Unione europea continua la discussione su come gestire profughi e migranti. Una discussione in cui si parla ancora di quote, di suddivisione nei vari paesi di chi richiede l’asilo, in cui le posizioni appaiono ancora divergenti. A dire la sua anche il premier ungherese Victor Orban.
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In Ungheria la stazione principale di Budapest è assediata da migranti in attesa di partire verso ovest. Le autorità avevano infatti dapprima deciso di chiuderla, dopo le critiche di Austria e Germania, ma la stazione è stata successivamente riaperta, impediendo l’accesso ai profughi. Una cosa che non è piaciuta e che ha fatto scoppiare la…
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A chiederene una convocazione urgente – fissata il prossimo 14 settembre – sono Francia, Gran Bretagna e Germania. Secondo i ministri degli interni dei tre paesi, i livelli drammatici raggiunti dalla crisi migratoria negli ultimi giorni esigono risposte immediate. E intanto la linea dura adottata dall’Ungheria sta scatenando le proteste dei migranti.
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