San Silvestro a minor impatto in Svizzera
La protezione dell'ambiente ha un influsso anche sui festeggiamenti di San Silvestro in Svizzera: Basilea riduce di un terzo la durata dello spettacolo pirotecnico per limitare il rilascio di polveri sottili, mentre Zurigo ne compensa le emissioni. Intanto, il 2020 è già iniziato in molti Paesi del mondo.
Con 16 minuti di fuochi d’artificio anziché i consueti 21, le autorità basilesi hanno voluto dare “un segnale in termini di sostenibilità ambientale”. Nella città-cantone, ha ricordato la responsabile delle pubbliche relazioni Sabine Horvath, le polveri fini prodotte dallo spettacolo di San Silvestro rappresentano il 2.3% di tutte queste emissioni in un anno.
Gli organizzatori dei festeggiamenti di Zurigo, invece, hanno pensato al riscaldamento globale e hanno affidato alla fondazione myclimate il compito di misurare l’impatto in CO2 equivalente dei fuochi, che per la prima volta “saranno del tutto climaticamente neutri”
Le emissioni saranno compensate in un progetto in Ruanda volto a ridurre l’abbattimento di alberi per ottenere legno combustibile e proteggere i gorilla di montagna e la salute delle popolazioni locali.
Primi festeggiamenti
Il 2020 è cominciato alle 11 ora svizzera nelle isole di Kiribati e di Samoa, che cambiando il fuso orario nel 2011 si è assicurata anch’essa il primo sguardo su ogni anno nuovo.
Un’ora dopo, il passaggio è stato segnato in Nuova Zelanda dai fuochi d’artificio lanciati dai 328 metri della Sky Tower di Auckland.
Spettacolo pirotecnico anche a Sydney, in Australia -dove il Capodanno è scattato alle 14 dell’Europa centrale- nonostante gli incendi che da mesi imperversano nella regione. Una petizione aveva chiesto invano l’annullamento dei fuochi artificiali.
In Giappone, lo scoccare della mezzanotte è stato accompagnato dal suono di campane dei templi buddisti, che nei prossimi tre giorni saranno visitati da milioni di persone, le quali pregheranno per fortuna e benessere.
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