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L’AfD sotto osservazione dei servizi tedeschi

Una donna e un uomo con espressione seria a un pulpito con stemma Alternative für Deutschland, fondo blu
La copresidente dei deputati AfD al Bundestag Alice Weidel e il co-presidente del gruppo e del partito Alexander Gauland. Keystone / Filip Singer

I servizi interni tedeschi hanno deciso di mettere sotto osservazione il partito di estrema destra Alternative für Deutschland. L'Ufficio federale di protezione della Costituzione ha dichiarato l'AfD un "caso sospetto", scrive mercoledì lo Spiegel, poiché ritiene che abbia moltiplicato le minacce all'ordine democratico, hanno in seguito indicato fonti parlamentari all'agenzia AFP.

Lo status di caso sospetto consentirà di infiltrare degli informatori tra i ranghi del partito e di sorvegliarne le comunicazioni, confermano le fonti, ma i servizi rinunceranno per ora a mettere sotto controllo deputati del partito a livello regionale, federale ed europeo, così come i candidati alle elezioni del prossimo 26 settembre.

La decisione, che secondo l’edizione online dello Spiegel è stata presa alla fine della scorsa settimana, risulta delicata proprio in ottica di avvicinamento alle legislative, poiché la messa sotto sorveglianza in Germania è riservata di principio solo a gruppi ultraradicali.

Fondata nel 2013, l’AfD è approdata quattro anni più tardi al Bundestag (parlamento federale), dove costituisce la prima forza d’opposizione ai cristiano-democratici (CDU-CSU) e socialdemocratici (SPD) insieme al potere. Il partito, che ha costruito il suo successo su posizioni contro la politica migratoria della cancelliera Angela Merkel, è attualmente lacerato da divisioni interne e in perdita di consensi.

Una decisione “puramente politica” e “ingiustificata”, non ha tardato a denunciare la copresidente del gruppo parlamentare AfD Alice Weidel, che in un tweet preannuncia battaglia legale. Le fa eco il copresidente del partito Tino Chrupalla, che definisce scandaloso l’agire dell’Ufficio e lo accusa di svantaggiare la sua formazione “nella competizione democratica tra partiti”.

L’Ufficio di protezione della Costituzione ha reagito a un rapporto di 1’000 pagine nel quale sono elencate le presunte violazioni dell’ordine libero e democratico da parte dell’AfD. Gli investigatori hanno raccolto diverse centinaia di discorsi o dichiarazioni dei responsabili del partito a tutti i livelli.

Il rapporto mette in evidenza i legami con alcuni movimenti radicali e l’influenza della frangia più estrema della stessa AfD, chiamata l’Ala e vicina ad ambienti neonazisti. Messa sotto sorveglianza lo scorso anno, si è ufficialmente dissolta ma i suoi rappresentanti sono ancora nella formazione politica.

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Il servizio RSI.

Di fronte ai sondaggi in calo e alla minaccia di finire nel mirino dei servizi interni, gli esponenti meno radicali dell’Alternative für Deutschland hanno tentato negli ultimi mesi di veicolare un’immagine più pulita e smussare la retorica sui migranti.

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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 03.03.2021)

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