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Uber debutta a Wall Street a 45 dollari

Faccia della borsa di New York, con esposto un drappo con stampato il logotipo di Uber, vista dal basso
Un'offerta pubblica iniziale tra le maggiori di sempre, nondimeno prudente. Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved

Grande attesa a New York per l'entrata in borsa, venerdì, di Uber, l'applicazione che ha reso popolare il servizio di trasporto con auto privata e conducente. L'offerta pubblica iniziale è tra le maggiori di sempre, 45 dollari per azione; si tratta nondimeno di una quotazione prudente: la corsa dell'azienda verso Wall Strett si è chiusa in una giornata non ideale.

La giornata è quella dell’entrata in vigore dei dazi voluti dal presidente USA Donald Trump nei confronti della Cina. Le tensioni commerciali tra i due Paesi hanno pesato sulle rivali di Uber già quotate in borsa, in particolare Lyft, che ha debuttato a Wall Street a fine marzo a 72 dollari per titolo e subito è precipitata a 55.

La cautela è dettata anche dal momento delicato vissuto dall’azienda, con lo scandalo dei dati rubati e gli autisti che sono sul piede di guerra e scioperano per chiedere salari più alti e migliori condizioni di lavoro.

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Come ai tempi delle dot-com?

Con la sua valutazione complessiva di 82,4 miliardi di dollari, l’entrata in borsa di Uber può ricordare il boom delle cosiddette ‘dot com’. Ma la situazione è molto diversa da allora: durante la bolla sviluppatasi a fine anni Novanta, le aziende che si affacciavano sul mercato azionario erano meno mature e valevano molto meno.

Oggi, non poche aziende tecnologiche scelgono di quotarsi in borsa per offrire l’occasione a fondatori, investitori iniziali e dipendenti di realizzare profitti dalle elevate valutazioni.

In altre parole, è atteso -come è accaduto con Facebook nel 2012- un nuovo piccolo esercito di milionari che una volta incassati i guadagni si trasferirà in Stati con una bassa imposizione fiscale.

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Uber è l’app che ha introdotto nella quotidianità prima di moltissimi americani, poi degli abitanti di mezzo mondo, un modo nuovo di spostarsi: auto private con conducente. Un servizio che si concorda e si paga online.

L’obiettivo di Uber è ora di diventare l’Amazon dei trasporti, puntando anche su biciclette e scooter elettrici e sulla consegna di pasti e prodotti alimentari.

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