A Lussemburgo, i ministri degli interni dell’Unione europea e della zona Schengen sono riuniti per discutere il piano della Commissione per una ripartizione dei rifugiati che sbarcano sulle coste europee.
Tra loro anche la presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga. La Svizzera non è tenuta ad applicare eventuali future regole europee, ma non avrebbe problemi perché con l’accoglienza attuale già le rispetta pienamente. “In questa situazione difficile”, ha dichiarato Sommaruga,”tutti i paesi europei devono partecipare, abbiamo bisogno di una solidarietà europea, di questo discutiamo.”
La discussione verte soprattutto sull’obbligatorietà delle quote: molti paesi vorrebbero che lo sforzo fosse volontario. Alcuni contestano i criteri con cui la Commissione vorrebbe ripartire i rifugiati.
Nonostante i toni accesi, il piano di Bruxelles non è naufragato, perlomento non ancora, ma di sicuro non sarà concluso prima di luglio.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Migranti, l’Europa procede in ordine sparso
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Europa sembra andare in ordine sparso in relazione all’emergenza migranti che da giorni sono bloccati in Italia in seguito alla momentanea sospensione del trattato di Schengen. La Germania ha annunciato che da domani riapre le frontiere, la Francia, che smentisce di aver sospeso l’accordo, fa pattugliare dalle forze dell’ordine il varco di Mentone impedendo di…
Schengen sospeso, migranti bivaccano nelle stazioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
La situazione si fa sempre più critica in Italia sul fronte dell’immigrazione, dopo che nel recente vertice del G7 in Germania alcuni paesi hanno deciso di sospendere Schengen e ripristinare i controlli alle frontiere. Per i disperati approdati nelle ultime settimane sulle coste italiane sarà quindi impossibile attraversare i valichi doganali. Conseguentemente centinaia di profughi…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ha preso il via il programma umanitario di accoglienza per i siriani in fuga dal loro paese. Nei prossimi tre anni la Svizzera accoglierà 3mila rifugiati, soprattutto persone vulnerabili come donne e bambini. Un’azione umanitaria che non trascura l’aspetto della sicurezza, e infatti verranno condotte indagini per evitare l’infiltrazione di estremisti islamici.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non si arresta il flusso dei profughi dalle zone instabili del pianeta: martedì l’alto commissariato ONU per i rifugiati ha comunicato che da inizio anno sono arrivati in Europa dal Mediterraneo oltre 100mila migranti. L’emergenza sbarchi concerne soprattutto Grecia e Italia, Italia dove ormai è scontro fra Roma e alcune regioni del nord sulla questione…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.