A Lussemburgo, i ministri degli interni dell’Unione europea e della zona Schengen sono riuniti per discutere il piano della Commissione per una ripartizione dei rifugiati che sbarcano sulle coste europee.
Tra loro anche la presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga. La Svizzera non è tenuta ad applicare eventuali future regole europee, ma non avrebbe problemi perché con l’accoglienza attuale già le rispetta pienamente. “In questa situazione difficile”, ha dichiarato Sommaruga,”tutti i paesi europei devono partecipare, abbiamo bisogno di una solidarietà europea, di questo discutiamo.”
La discussione verte soprattutto sull’obbligatorietà delle quote: molti paesi vorrebbero che lo sforzo fosse volontario. Alcuni contestano i criteri con cui la Commissione vorrebbe ripartire i rifugiati.
Nonostante i toni accesi, il piano di Bruxelles non è naufragato, perlomento non ancora, ma di sicuro non sarà concluso prima di luglio.
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