Referendum online, 2 milioni per l’indipendenza del Veneto
I promotori proclamano la rinascita della Serenissima a Treviso. Salvini (Lega): "facciamolo anche in Lombardia"
Oltre 2’100’000 veneti hanno detto sì al referendum on line per l’indipendenza della regione nord-orientale organizzato dal movimento Plebiscito.eu. I votanti, secondo quanto è stato comunicato venerdì sera in Piazza dei Signori a Treviso dai promotori, sono stati 2’350’235, pari al 73% del corpo elettorale regionale e i favorevoli alla proposta sono stati l’89%.
I “referendisti”, guidarti dall’ex leghista Gianluca Busato, hanno colto l’occasione della comunicazione dei risultati per proclamare la rinascita della Serenissima Repubblica davanti a un migliaio di indipendentisti radunatisi nella piazza (in assenza di leader nazionali). La prima misura proposta avanzata è stata quella del blocco immediato delle imposte.
Va detto che la consultazione, che è in palese contrasto con la Costituzione italiana (La Repubblica italiana è “una e indivisibile”, secondo quanto recita l’articolo 5 Cst), non ha alcun valore giuridico.
Le operazioni di voto si sono svolte da domenica scorsa a venerdì su internet, nei gazebo allestiti in diverse piazze e telefonicamente. Si è ovviamente trattato di una votazione virtuale, organizzata unilateralmente e senza certificazioni di sorta, che dà adito a più di un dubbio, visto soprattutto l’alto numero di partecipazione. A questo proposito c’è chi ha avanzato l’ipotesi di votazioni online multiple.
Dal profilo politico comunque la consultazione, autentica o meno che sia, ha suscitato varie reazione. Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha colto l’occasione per annunciare il possibile lancio di un’analoga iniziativa in Lombardia mentre il Giornale, quotidiano della famiglia dell’ex premier Silvio Berlusconi, così come altre testate vicino alla destra (Forza Italia e Lega), hanno dato ampio risalto all’evento, che peraltro non è passato inosservato neanche su alcuni media internazionali.
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