Regno Unito, Johnson vince la scommessa
Nelle elezioni anticipate di giovedì nel Regno Unito, i conservatori hanno strappato una cinquantina di seggi ai laburisti in Parlamento e ottenuto la maggioranza assoluta, la più ampia dai tempi di Margaret Thatcher. Un esito anticipato dagli exit poll ma inatteso nelle proporzioni: i tories, con quasi tutti i seggi ormai assegnati, contano 345 deputati su 650.
Il premier Boris Johnson ha dunque vinto la sua scommessa: la soglia per governare senza alleanze era di 326. Netta sconfitta invece per i laburisti, il cui leader Jeremy Borbyn ha annunciato un passo indietro: “Voglio che sia chiaro che non guiderò il partito in un’altra elezione. Discuterò per garantire che ci sia un processo di riflessione su questo risultato, e sulle politiche per far ripartire il partito”.
Johnson annuncerà il nuovo esecutivo lunedì, ed entro la fine della settimana presenterà il programma di governo.
Il successo dei conservatori viene visto come una vittoria personale del premier, che ha convinto gli elettori con il suo slogan “Get Brexit done” -chiaro, coinciso e ripetuto a oltranza- ed è stato aiutato dall’inconcludenza del suo avversario diretto Corbyn. Il manifesto del leader dei laburisti è stato percepito come troppo estremo e il partito ha avuto una posizione poco chiara sulla Brexit.
Verso la Brexit. La data del divorzio tra Regno Unito e Unione Europea è fissata per il 31 gennaio dell’anno prossimo e grazie alla sua vittoria Johnson potrà tornare in Parlamento per far ratificare l’accordo raggiunto in ottobre. Il Regno Unito entrerà quindi in una fase di transizione verso l’uscita, durante la quale sarà necessario raggiungere un secondo accordo sulla relazione futura con il resto dell’UE. Una transizione che il premier ha promesso terminerà entro la fine del 2020.
“È la più grande vittoria dagli anni 80, quando molti di voi non erano neanche nati”, ha dichiarato l’ex sindaco di Londra. Parlando ai sostenitori nella capitale ha poi aggiunto che il suo obiettivo cardine sarà quello di unire la nazione, ringraziando anche coloro che hanno votato i conservatori “per la prima volta”.
Grazie a questa vittoria Johnson avrà un mandato molto più forte e quattro anni e mezzo per lasciare la sua impronta sulla politica britannica. La sua priorità, secondo le attese, sarà quella di portare a termine la Brexit (“una decisione inconfutabile, indiscutibile” del popolo britannico, ha detto). Ma potrà portare avanti la sua visione politica anche in altri campi.
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