Olocausto, il Senato polacco approva una legge controversa
I senatori polacchi hanno approvato nella notte tra mercoledì e giovedì una proposta di legge che prevede di punire chi attribuisce alla Polonia delle corresponsabilità nell’Olocausto. La decisione ha suscitato critiche all’interno del paese ma anche quelle di Israele e Stati Uniti.
La proposta, che diventerà effettiva una volta firmata dal presidente Andrzej Duda, prevede multe o la detenzione fino a tre anni per chi attribuisce “alla nazione o allo Stato polacco” la responsabilità o la corresponsabilità dei crimini commessi dai nazisti durante l’occupazione del paese.
Secondo i conservatori al potere in Polonia, la misura vuole soprattutto impedire l’uso del termine “campi di stermino polacchi”, in riferimento ai lager costruiti dai nazisti dopo l’occupazione, come ad esempio quello di Auschwitz.
La decisione del Senato ha però suscitato il disappunto degli Stati Uniti e l’indignazione di Israele secondo il quale la nuova legge è un tentativo di negare la partecipazione di alcuni polacchi alla Shoah e, anzi, di punire eventuali sopravvissuti all’Olocausto che parlino di tali casi.
Un gruppo di ebrei polacchi in una lettera aperta critica la misura “che limita non solo la libertà di espressione ma anzi invita a falsificare la storia”.
L’emendamento della legge è anche auspicato in un appello sottoscritto da un centinaio di artisti, giornalisti e politici polacchi, tra cui l’ex presidente di sinistra Aleksander Kwasniewski.
La portavoce del dipartimento di Stato americano, Heather Nauert, ha messo in guardia contro le ripercussioni della decisione sulle relazioni tra Stati Uniti, Israele e Polonia, adducendo che “ad approfittare di queste divisioni fra alleati sono solo i rivali”.
Un doloroso dibattito
Un acceso e doloroso dibattito sta proseguendo da anni in Polonia riguardo alle colpe dell’Olocausto e molti negano le responsabilità di una parte della popolazione emerse grazie al lavoro degli storici.
D’altro canto la Polonia fu il solo territorio dove i nazisti decretarono la pena di morte per chiunque desse ogni tipo di aiuto agli ebrei. Sono stati comunque almeno 6’700 a farlo. È infatti questo il numero di polacchi recensiti come “giusti fra le nazioni” nel memoriale Yad Vashem a Gerusalemme.
Si stima che durante la Seconda guerra mondiale furono uccisi circa 6 milioni di polacchi di cui la metà ebrei.
+Ascolta qui sotto le Considerazioni della storica Anna Foa al microfono di Anna Valenti (Radiogiornale RSI del 01.02.2018)
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