Il Tesoro frena sull’ipotesi di una proroga dei termini della voluntary disclosure chiesta dagli operatori finanziari
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Sarebbero poco più di 14’000 finora le richieste per far rientrare capitali nascosti all’estero tramite l’autodenuncia volontaria (voluntary disclosure). Lo ha svelato oggi il Ministero dell’Economia nella risposta ad un’interpellanza parlamentare. Sulla base di una proiezione relativa ai primi rientri si stima che il totale dei capitali emersi potrebbe aggirarsi attorno ai 3 miliardi.
Al momento il Tesoro chiarisce anche, contrariamente a quanto sembrava trapelare negli ambienti interessati, che “non è in corso alcuna iniziativa del governo volta alla proroga del termine di adesione della voluntary disclosure, che è fissato al 30 settembre 2015”.
Resta il fatto che in settori parlamentari vicini alla maggioranza la possibilità di un rinvio dei termini continua a essere un’ipotesi molto gettonata.
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